CAMPAGNA 2022
FINESTRE DEL FUTURO
La Campagna “le Finestre del Futuro”, ideata da Scai Comunicazione vuole evidenziare la capacità di AREADODICI di anticipare le esigenze dei clienti e lo spirito pioneristico del brand. L’azienda infatti detiene linee di produzione automatizzate e strumenti all’avanguardia che le hanno permesso di reagire meglio di tutti gli altri alla transizione digitale generando una capacità produttiva e una qualità dei dettagli superiore.
Affidabilità, alto livello di innovazione e sostenibilità sono i focus dell’azienda. Ed è grazie a questi valori che AREADODICI è in grado di soddisfare le tue esigenze ancora prima che te ne renda conto. Le finestre del futuro sono già qui
CAMPAGNA 2018
FINESTRE da favola
La finestra è l’elemento che completa, arreda e dà forza alla casa. È il contatto tra il mondo esterno e il proprio focolare. Le finestre, oggi, non sono solo accessori ma rappresentano delle vere e proprie componenti della vita quotidiana di tutti noi. Ci proteggono, fanno da filtro con il mondo esterno, arredano e, spesso, sono determinanti per la scelta di un immobile. Inoltre, la loro capacità di assicurare un elevato isolamento acustico, termico e di sicurezza contro le effrazioni ci consente di poter vivere praticamente ovunque desideriamo.
“Scegliere la finestra giusta significa realizzare un sogno, vivere la propria favola.”
La campagna pubblicitaria “Finestre da favola” prende le mosse da una nuova concezione d’infisso e lo personalizza con elementi chiaramente legati al territorio di appartenenza dell’azienda madre. Il termine Basilicata, infatti, si pensa derivi dal greco λυκος che significa “lupo” o dal latino lucus, “bosco sacro”. Ecco, dunque, una moderna Cappuccetto Rosso che dalla sua finestra entra in contatto con il mondo circostante e selvaggio: un bosco, luogo ostico per antonomasia, che diventa finalmente vivibile grazie agli infissi AREADODICI. Finestre belle nel design ma anche altamente efficienti e sicure, tanto che i pericoli del mondo esterno non fanno più paura.
